PATRIMONIO

I fondi costituenti il patrimonio archivistico della Fondazione sono: il fondo Papa Giovanni XXIII, il fondo Radini Tedeschi, il fondo Coari, il fondo Benigni; la consistenza di tali fondi è provvisoria, per il continuo afflusso di documentazione.

Il fondo Papa Giovanni XXIII è stato versato a partire dal 1994 da mons. Capovilla e comprende sia materiale documentario, che fotografico: il primo è costituito dai diari spirituali, dai quaderni con discorsi e omelie, dalle agende di lavoro, da note varie e dalla corrispondenza, per un totale di 96 buste, 89 agendine, 22 fascicoli, 9 plichi, 4 scatole, 3 scatoloni; il secondo è composto di 183 album fotografici, più circa 690 foto singole.

Il fondo Radini Tedeschi, aggregato al fondo Papa Giovanni XXIII, è costituito dalle carte lasciate dal defunto vescovo di Bergamo all’allora suo segretario, don Angelo Roncalli, e consiste in 4 buste. Notevole è l’interesse di questa documentazione per far luce sull’attività di mons. Radini Tedeschi in seno all’Opera dei congressi.

Il fondo Coari consiste in 2 buste e contiene la documentazione lasciata dalla principale esponente della vivace democrazia cristiana femminile milanese dei primi anni del ‘900, Adelaide Coari. Esso comprende il carteggio con esimi personaggi della sua epoca: mons. Radini Tedeschi, Angelo Roncalli, padre Semeria, sorella Maria (Campello sul Clitunno), Giovanni Boine, Alessandro Casati, Giovanni Pioli, Silietta Gorbero. Particolarmente interessanti sono le carte riguardanti la sua collaborazione con mons. Radini Tedeschi per promuovere la nascita di un moderno movimento femminile cristiano.

Il fondo Benigni, 55 buste, è costituito in prevalenza dalla documentazione raccolta dal vicepostulatore mons. Mario Benigni per la causa di Giovanni XXIII, oltre che dal materiale reperito per gli altri lavori storici del sacerdote.