LA FORMAZIONE (1887-1904)

Nell’ottobre 1887 Angelo Giuseppe Roncalli iniziò a frequentare i tre anni della scuola elementare obbligatoria, prima a Ca’ Maitino e poi nella frazione di Bercio, in una pluriclasse maschile. Questi furono per lui anni importanti anche per la sua formazione cristiana: incominciò a frequentare la scuola della dottrina cristiana tutte le domeniche e, tra il febbraio e il marzo 1889, ricevette prima la Cresima e poi la Comunione.

Il 13 febbraio 1889 a Carvico, in un tripudio di folla, il vescovo Guindani lo cresimò insieme a cinquantaquattro altri bambini; in questa occasione suo padrino fu Giuseppe Ravasio, sacrestano del paese. La Comunione invece gli fu impartita il 31 marzo 1889 dal parroco don Francesco Rebuzzini nella chiesa di Santa Maria di Brusicco, in un contesto più familiare.

Durante questi primi anni di scuola Angelo Roncalli aveva dimostrato una spiccata predisposizione per lo studio, perciò i genitori, considerata anche la seria inclinazione religiosa del figlio, decisero di fargli prendere lezioni private per poi iscriverlo alla terza ginnasio della scuola più vicina, il Collegio vescovile di Celana.
Dall’estate del 1890 per alcuni mesi il futuro pontefice fu preparato agli studi classici da don Luigi Bonardi e da don Pietro Bolis, due sacerdoti di Carvico amici di don Rebuzzini, finché fu considerato pronto per accedere alla terza ginnasiale, nell’anno scolastico 1891-1892. Fu un anno duro per lui: lontano dalla famiglia, tra ragazzi più grandi di lui e di estrazione sociale superiore, un programma scolastico difficile da affrontare con le rudimentali nozioni apprese a Carvico; per la prima volta si trovò in difficoltà negli studi, tanto che nel luglio 1892 non si presentò agli esami finali.

L’esperienza di Celana fu comunque utile ad Angelo Roncalli per capire le lacune della sua preparazione, così, dopo avere passato l’estate del 1892 studiando intensamente sotto la guida di don Rebuzzini, il 5 e 6 ottobre di quell’anno passò gli esami per essere ammesso alla terza ginnasio nel Seminario di Bergamo.

Il 7 novembre 1892 l’undicenne Roncalli fece il suo ingresso nel seminario di Bergamo, possibilità concessagli grazie all’aiuto economico del suo parroco e del conte don Giovanni Morlani, uno dei proprietari del fondo coltivato dalla famiglia Roncalli, che ben conoscevano le sue doti intellettuali e la vera vocazione sacerdotale. Dopo un avvio difficoltoso, non tardò a distinguersi sia nello studio che nella formazione spirituale, tanto che, non ancora quattordicenne, nel giugno 1895 ricevette l’abito talare e fu ammesso alla tonsura; nel novembre dello stesso anno iniziò a redigere sistematicamente il Giornale dell’Anima, note e pensieri sulla sua vita spirituale, appuntati su piccoli quaderni, una sorta di diario spirituale che redigerà fino alla vigilia della morte.

Nel novembre del 1900 non riprese i corsi al Seminario diocesano, perché, essendosi distinto negli studi e nel comportamento virtuoso, venne scelto dai superiori, insieme ad altri due compagni, per proseguire gli studi nel Seminario romano dell’Apollinare, usufruendo delle borse di studio del lascito Cerasoli a favore dei chierici bergamaschi poveri. Il 4 gennaio 1901 iniziò ufficialmente i suoi studi romani, ammesso alla seconda Teologia; nel Pontificio Seminario Romano completò brillantemente gli studi, conseguendo il 13 luglio 1904 il dottorato in Sacra Teologia, mentre fu ordinato sacerdote nella chiesa di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo, il 10 agosto 1904, in anticipo sui tempi, nonostante avesse perso un anno per il servizio militare. Infatti, nel luglio 1901 aveva fatto richiesta di anticipo volontario del servizio militare per permettere al fratello Zaverio di non lasciare il lavoro nei campi della famiglia; la Curia diocesana gli fornì la somma necessaria per ridurre la ferma a dodici mesi, che trascorse a Bergamo, nella caserma Umberto I, poi Montelungo, arruolato nel 73º Reggimento fanteria. Sarà congedato il 30 novembre 1902 con il grado di sergente.

Dopo l’ordinazione don Angelo avrebbe dovuto tornare a Bergamo per assumere incarichi in Curia, ma il rettore del Seminario Romano chiese di poterlo trattenere ancora a Roma per farlo proseguire negli studi; pertanto, nell’ottobre il giovane sacerdote iniziò a Roma gli studi di Diritto canonico, interrotti però nel febbraio 1905, quando fu scelto come segretario dal nuovo vescovo di Bergamo, mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi.