«COME LIEVITO, SENZA CHIASSO»
La spiritualità di Maria Elisabetta Mazza

invito presentazione libro

Sabato 24 settembre 2016, alle ore 15.30, a Bergamo, in via Torino 12, nella Sala Parrocchiale di S. Lucia al Tempio Votivo, le Piccole Apostole della Scuola Cristiana invitano alla presentazione del volume “Come lievito, senza chiasso”. La spiritualità di Maria Elisabetta Mazza.

Roberto Alborghetti, giornalista e saggista, dialoga con l’autore, Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII.

Per i significativi contatti intercorsi tra Maria Elisabetta Mazza e don Angelo Roncalli, protagonisti di una stagione sociale e ecclesiale straordinaria, l’opera – pubblicata dall’Editrice Studium – è ospitata nella collana “Fonti e Ricerche” della Fondazione Papa Giovanni XXIII.

Maria Elisabetta Mazza (1886-1950) è una delle figura più interessanti del movimento cattolico che, tra Otto e Novecento, a Bergamo come nel resto d’Italia, offre la prima risposta sistematica alle sfide dalla società contemporanea.

Il suo profilo biografico si snoda in varie tappe: l’ambiente familiare e parrocchiale, la formazione culturale, l’impegno associativo, la docenza nelle scuole di Bergamo e della provincia, la fondazione e la direzione delle Piccole Apostole della Scuola Cristiana. Abito laicale, apostolato a tempo pieno nella scuola pubblica, vita comune, ritmi di preghiera snelli e vita religiosa dallo stile “secolare” sono i tratti caratteristici del nuovo Istituto.

Personalità affascinante, M.E. Mazza riesce a trasmettere una spiritualità ricca e semplice al tempo stesso. Al centro c’è l’esperienza di Gesù, «l’unico affetto dominante» dal quale si lascia condurre e con il quale desidera «fare casa», a imitazione del “sì” obbediente della Vergine Maria e di Teresa di Lisieux, la sua santa prediletta.

La Fondatrice delle Piccole Apostole riversa il proprio carisma nella missione educativa: la scuola è «ragione di vita», luogo dove far conoscere ai ragazzi Gesù come «il Maestro, il Modello e l’Amico»; essere presenti «come lievito, senza chiasso», per dare anima e «linfa rigeneratrice» alla società.

La vita di M.E. Mazza è intrecciata con quella di laici come Nicolò Rezzara, vescovi come Radini Tedeschi e Bernareggi, sacerdoti come don Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, con il quale condivide una spiccata sensibilità ecclesiale, spirito di obbedienza e di collaborazione.