Un’Europa cristiana? Riflessioni sulle radici cattoliche dell’Unione europea

 

Nel suo discorso del 6 maggio 2016, in occasione della consegna del prestigioso Premio Carlo Magno conferitogli dalla città di Aquisgrana, papa Francesco ha voluto dare la sveglia a «un’Europa “nonna”, stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che l’hanno ispirata sembrano aver perso forza attrattiva». Nello stesso discorso il papa argentino si è domandato ad alta voce: «Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà?» esortando ad «aggiornare l’idea di Europa» affinché torni a essere «capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacità: la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare».

A partire da queste formidabili sollecitazioni, l’Università di Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Papa Giovanni XXIII, ha organizzato un ciclo di sei seminari, a cadenza mensile, dedicati ai padri fondatori dell’Europa unita: da Robert Schuman a Konrad Adenauer, da Luigi Sturzo ad Alcide De Gasperi, da Giorgio La Pira ad Aldo Moro, da Giovanni XXIII a Paolo VI. Uomini dallo sguardo politico lungimirante ma anche autentici cristiani, convinti che i valori attinti dal Vangelo possano promuovere la dignità umana, il vero progresso e la pace. A presentare queste figure saranno illustri docenti e studiosi di università italiane e straniere. I seminari si svolgono nella sede di S. Agostino dell’Università degli Studi di Bergamo secondo il programma allegato.

Il primo incontro, giovedì 6 dicembre, alle ore 16.00, ha come titolo: «Aldo Moro e Paolo VI. Itinerari politici di un’amicizia nata in Università». Relatore il prof. don Giovanni Gusmini. L’ingresso è libero e aperto a tutti.